“Il condominio è sempre più una creta in mano al legislatore” . Ha esordito così, intervistato dall’Avv. Angelo Marzo su IUSLAW RADIO, il nostro Presidente Nazionale Avv. Michele Zuppardi a proposito dell’attuale andamento del condominio dal punto di vista legislativo e sociale.
Il motivo di tale espressione, ha proseguito l’avvocato tarantino, sorge dall’analisi relativa ad una sorta di passaggio che lo stesso condominio – e di conseguenza la figura dell’amministratore – hanno attraversato negli ultimi anni partendo da una situazione di “staticità”, che di fatto tendeva a far respingere ogni sorta di incombenza, poiché si era privi di un’apposita formazione oltre che di una legislazione chiara e diretta.
Quanto la società ha vissuto negli ultimi due anni a causa della pandemia ha cambiato completamente non solo lo stile di vita ma anche il modo di pensare di milioni di persone. A tal proposito sarebbe opportuno ricordare proprio che durante i mesi del lockdown si sono susseguiti numerosi interventi del Legislatore che, di fatto, sono andati ad abbattersi su un già preesistente stato confusionale dettato da un marasma di norme che dichiaravano “tutto e il contrario di tutto” così come affermato dallo stesso avvocato Zuppardi.
A questo si è unita la vicenda dei superbonus caratterizzata da costanti ripensamenti e modifiche in termini di legislazione con un andamento, in media, di cinquanta giorni tra un’emanazione e l’altra. Il tutto si è svolto in una crisi umanitaria mondiale all’interno della quale, ad ogni modo, si è reso comunque necessario provvedere all’amministrazione degli stabili, alla loro riqualificazione, alla rispondenza con le norme europee e così via.
Ne è conseguito che il condominio – e quindi anche gli amministratori – hanno letteralmente subìto quest’ulteriore crisi gestionale generata da svariate problematiche, come la determinazione dei quorum necessari a deliberare, la realizzazione di assemblee miste e in videoconferenza e – ancora – la mancata presentazione dei bilanci. “Il mondo del condominio – ha sottolineato Zuppardi – si è trovato veramente travolto da questa situazione che l’ha reso paragonabile alla creta fragile e facilmente modellabile”.
La attuale situazione che ci sta conducendo al di fuori delle problematiche conseguenti alla diffusione della pandemia rende la figura del condominio idonea, dunque, per un rimodellamento. Ciò non dovrebbe riguardare soltanto il condominio in sé ma soprattutto la figura dell’amministratore, oggi ben lontano dalla riforma del 2012 e necessariamente proteso verso l’avanzamento tecnologico e gestionale che la società impone.
Si tratta di una sorta di trasformazione dell’amministratore in quel building manager che tutti auspichiamo e che soprattutto sia al passo con i tempi. E’ dunque importante, se non fondamentale, puntare molto sulla formazione dei nuovi amministratori e possibilmente sulla creazione di un albo che possa racchiudere figure professionali specifiche.
L’Unione Nazionale Camere Condominiali ha proprio tra i suoi obiettivi primari la creazione di una rete dedita all’agevolazione delle comunicazioni tra i professionisti del settore e alla promozione di corsi di formazione e di laurea, anche grazie alla stretta collaborazione con l’associazione Provedo, partner della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Teramo, con l’obiettivo di consentire ai futuri amministratori di godere di una preparazione elevata e mirata ad ogni singolo settore per il quale gli stessi devono essere formati.
“I protagonisti raccontano l’attualità”, questo lo spirito critico e costruttivo – ha affermato l’avvocato Zuppardi – che l’Unione Nazionale Camere Condominiali rappresenta e persegue attraverso la sua costante e quotidiana opera di ascolto, osservazione e studio delle svariate realtà che compongono il condominio. Tale particolare attenzione permetterà agli amministratori condominiali di comprendere in che modo “quelle mani vanno a modellare la creta” riferendosi al Legislatore ed alla società in cui viviamo.
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